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Gli hackers hanno accesso al tuo dispositivo. Controlla i dettagli al più presto!: minaccia che proviene dalla tua stessa email

Torna la richiesta di estorsione dal titolo "Gli hackers hanno accesso al tuo dispositivo. Controlla i dettagli al più presto!", oggetto della email che vi arriva dal vostro stesso indirizzo di posta elettronica. Se non pagate la cifra richiesta in BITCOIN il finto virus trojan che dicono di aver inserito nel vostro computer permetterà a questi finti hacker di pubblicare un vostro video inesistente che dicono di avere mentre vi masturbate.

Fate attenzione a non cadere nella truffa. L'email è da cestinare!

Il contenuto del finto messaggio

Salve,
Prima di tutto, lascia che mi presenti, faccio il programmatore di professione e mi occupo di hackeraggio nel mio tempo libero.
Stavolta sfortunatamente sei tu la vittima di turno, infatti ho appena hackerato il Sistema Operativo e il tuo dispositivo.

Ti osservo da parecchi mesi.
In parole povere ho infettato il tuo dispositivo con il mio virus mentre stavi visitando il tuo sito per adulti preferito.

Cercherò di spiegarti la situazione in maniera più dettagliata, se non conosci molto bene questo genere di cose.
Il virus Trojan mi consente l’accesso completo, oltre che il controllo del tuo dispositivo.
Quindi, posso vedere e accedere a qualsiasi cosa sul tuo schermo, accendere la videocamera e il microfono e fare altre cose, senza che tu te ne accorga nemmeno.

Inoltre, ho anche avuto accesso alla lista dei tuoi contatti sulle tue reti social e sul tuo dispositivo.

Forse ti starai chiedendo perché il tuo antivirus non ha individuato nessun software dannoso fino a questo momento.

- Allora, il mio spyware usa un driver speciale, che ha una firma che viene aggiornata regolarmente, pertanto il tuo antivirus non riesce a beccarlo.

Ho creato un videoclip che fa vedere come ti trastulli sul lato sinistro dello schermo, mentre sulla parte destra c’è il video porno che stavi guardando in quel momento.
Basterebbero pochi clic del mouse per inoltrare questo video a tutti i tuoi contatti e agli amici dei social.
Sarai sorpreso di scoprire che potrei perfino caricarlo sulle piattaforme online accessibili pubblicamente.

La buona notizia è che puoi evitare che tutto questo accada:
Non devi fare altro che trasferire l’equivalente in bitcoin di 1250 EUR al mio portafoglio BTC
(se non sai come si fa, svolgi qualche ricerca online – ci sono numerosi articoli che descrivono l’operazione step-by-step).

Il mio portafoglio bitcoin è (BTC Wallet): xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Una volta ricevuto il tuo pagamento, cancellerò immediatamente i tuoi video perversi, e ti prometto che non mi farò sentire mai più.
Hai 48 ore (2 giorni precisi) per completare il pagamento.
Nel momento in cui aprirai questa e-mail mi sarà inviata automaticamente la notifica di lettura e da quel momento si avvierà il timer.

Non disturbarti a cercare di rispondermi, perché non cambierà nulla (l’indirizzo e-mail del mittente è stato generato automaticamente e preso da Internet).
Non provare nemmeno a sporgere denuncia, perché tutti i miei dati personali e il mio indirizzo bitcoin sono crittografati come parte di un sistema di blockchain.
Ho pensato a tutto.

Se scopro che hai cercato di inoltrare questa e-mail a chiunque, renderò pubblico il tuo video perverso.

Cerca di essere ragionevole e di non commettere più errori stupidi. Ti ho fornito una guida passo-passo.
Devi semplicemente seguire i passaggi per sbarazzarti definitivamente di questa situazione spiacevole.

Saluti e buona fortuna.

Ecco cosa possiamo fare per tutelarci comunque

  1. Mantenere la calma: il criminale non dispone di alcun filmato che ci ritrae in atteggiamenti intimi, ne è la prova che molte delle persone che ricevono questo messaggio non hanno neppure una webcam. Quindi non credete al fatto che possono vedere e accedere a qualsiasi cosa sul vostro schermo, accendere la videocamera e il microfono e fare altre cose, senza che ve ne accorgiate nemmeno.
    Falso anche il fatto di aver avuto accesso alla lista dei vostri contatti sulle reti social e sul vostro dispositivo telefonico o altro.
  2. Non pagate ovviamente alcun riscatto: pagarlo significherebbe ricevere altre minacce e altre richieste di denaro.
  3. Cambiare la password della vostra email se ne avete una troppo semplice: sceglietene una particolarmente complessa e fate in modo che sia differente rispetto a quella che utilizzate per accedere ad altri vostri profili.
  4. Abilitate meccanismi di autenticazione "forte" o autenticazione a due fattori: fate in modo che all'inserimento della password venga associata l'immissione di un codice di sicurezza ricevuto sul vostro telefono cellulare.
  5. In generale, non lasciate mai i vostri dispositivi incustoditi e non cliccate su link o allegati di posta elettronica sospetti.

 

Attenzione a false PEC Inps: sono virus informatici

L'Inps lancia l'allarme su un tentativo di truffa attraverso falsi indirizzi Pec. Secondo Kaspersky, attacchi informatici aumentati del 60% nell'anno.

Un nuovo tentativo di truffa imperversa in rete grazie alla diffusione di false mail Inps inviate attraverso la Posta elettronica certificata (PEC). L’allarme è stato lanciato dallo stesso Istituto che ha pubblicato sul proprio sito un avviso agli utenti affinché facciano attenzione alle mail che ricevono, in quanto potrebbero essere dei tranelli tesi da hacker informatici per infettare i dispositivi (computer, smartphone, ecc.) dei malcapitati con malware ideati per impossessarsi dei dati personali delle vittime meno attente.

Allarme Inps: tentativi di truffa tramite posta certificata

L’avviso, comparso lo scorso 23 luglio sul sito Inps, informa i cittadini che si sono verificati nuovi tentativi di impossessarsi dei dati degli utenti attraverso l’invio di email con contenuti apparentemente attribuibili all'Istituto. I pirati informatici, infatti, non sono nuovi all'utilizzo di false credenziali Inps per trarre in inganno gli utenti ed estorcere informazioni con le quali portano a termine le loro truffe.

L'istituto fa sapere di avere ricevuto numerose segnalazioni di una email, inviata da indirizzi PEC non riconducibili all'Istituto, che avvisa il destinatario di presunte irregolarità nel versamento di contributi, invitandolo poi a cliccare su un link per essere informati sul dettaglio della contestazione e sugli importi dovuti. Il link in questione, però, non riconduce a nessun indirizzo Inps ma è molto probabile che, cliccando sullo stesso, rimandi ad un sito pirata dal quale verrebbe installato un software maligno (malware) attraverso il quale i pirati potrebbero accedere ai conti del malcapitato per svuotarli.

L’Inps conclude l’avviso ricordando che l’unico link attraverso il quale è possibile ottenere informazioni è quello del portale istituzionale: inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx, sul quale è anche possibile consultare l’elenco degli indirizzi Pec utilizzati dall'Istituto per inviare informazioni ai cittadini.

Virus malware: secondo Kaspersky, attacchi informatici cresciuti del 60% nel 2019

Quello delle truffe informatiche sembra essere diventato il principale pericolo dal quale difendersi nell'era della connessione globale.

L'iper-attività dei pirati informatici è testimoniata anche da una recente indagine compiuta da Kaspersky, una delle principali aziende di sicurezza informatica a livello globale, nella quale si evidenzia che, nel corso del 2019, le vittime di malware progettati per rubare le password degli utenti sono aumentate in modo significativo, passando dai 600.000 di primi sei mesi del 2018 agli oltre 940.000 nello stesso periodo del 2019.

Una crescita del 60% fatta registrare soprattutto in Europa e in Asia.

Wi-Fi: scoperta una falla mondiale: pericolo hacker, ecco come proteggersi

La vulnerabilità nell'algoritmo di crittografia del protocollo Wpa2

I dati di milioni di persone a rischio a causa di falle di sicurezza che interessano le connessioni Wi-fi. Nel Wpa2, cioè uno degli algoritmi di crittografia del Wi-Fi, sono state trovate vulnerabilità che possono essere usate da cybercriminali per "rubare informazioni sensibili come carte di credito, password, chat, email", spiega l'università belga KU Leuven che ha scoperto le falle, al momento non sfruttate, grazie al lavoro del ricercatore Mathy Vanhoef.

Il problema si chiama KRACK (sta per "Key Reinstallation Attacks") e non riguarda prodotti specifici, ma lo standard stesso del Wi-Fi. Ciò significa che qualsiasi Pc, smartphone e router è a rischio. "L'attacco funziona contro tutte le reti moderne Wi-Fi protette", spiegano i ricercatori. Il consiglio è di installare sui dispositivi wireless gli ultimi aggiornamenti resi disponibili dalle aziende che, informate nelle scorse settimane, stanno correggendo le vulnerabilità. Il problema esiste su tutti i network Wpa2, ma chiaramente l'ambiente domestico è meno esposto di quello pubblico. Per cui serve per il momento particolare attenzione agli hotspot Wifi di locali, stazioni, aeroporti, eccetera. E ricordarsi che i malintenzionati devono essere nella portata della vostra stessa rete wifi, cosa che per la loro vastità rende appunto gli hotspot pubblici obbiettivi molto più sensibili.

Nel dettaglio, le falle del protocollo di sicurezza Wpa2 riguardano il processo "Four way handshake", (letteralmente "stretta di mano a quattro vie"), tramite cui il dispositivo e l'access point si scambiano le 'chiavi' crittografiche. In questo processo, per le falle, potrebbero inserirsi cybercriminali per monitorare il traffico dati ma anche inserire e manipolare i dati, ad esempio aggiungendo malware a siti web.

Come proteggersi

Naturalmente appena possibile, occorre aggiornare i propri dispositividesktop e mobile e il router di casa. I produttori stanno progressivamente rilasciando aggiornamenti di sicurezza. Una buona idea è lasciare che i dispositivi si auto-aggiornino, tutti i moderni OS hanno questa possibilità. Possono però esserci problemi con vecchie versioni di Android che non ricevono più aggiornamenti. Attenzione ai dispositivi che possono essere utilizzati da altre persone non a conoscenza del problema.

Se è possibile, in mobilità usare la connessione 3G/4G per i dispositivi mobili finché non si ha la certezza di essere protetti da un aggiornamento, Negli hotel e nei posti pubblici usare la connessione ethernet, ovvero quella cablata. Un modo sempre meno diffuso ma di certo il più sicuro per stare in rete senza paura. Per quello che riguarda i dispositivi connessi di casa, soprattutto videocamere,  assicurarsi che il traffico dati sia criptato, soprattutto nel caso delle telecamere.

Altrimenti disabilitarle fino a quando sarò disponibile un aggiornamento. Gli attacchi possibili con KRACK non sono comunque in grado di estrarre informazioni utili da dispositivi come termostati e lampadine smart, quindi in questo caso il problema non si pone.